Torna il MI ODI, il festival che invita a far casino (ovvero suonare) i migliori gruppi di area metal, hardcore, post-hardcore, noise, psichedelica e sperimentale da tutto il mondo.
Con quest'anno il MI ODI molla ogni indugio e decide di aprirsi definitivamente, dopo la prova generale dell'anno scorso con Amen Ra (BE), 16 (USA) e Nadja (CAN), a un cast internazionale che gli appassionati di musica heavy non faticheranno a riconoscere come "la mazzata che ci voleva". O almeno così ha detto un nostro amico che al MI ODI sembra divertirsi sempre molto.
Ora facciamo un attimo i seri. Un attimo solo. Dai, uno. Lo sapete anche voi: mai come oggi la scena "pesante" di tutto il mondo è ricca, interessante e capace di rinnovarsi senza perdere di vista la propria identità. Chiunque abbia voglia di sollevare la superficie levigata e rassicurante di quello che cercano di venderci come rock se ne è già accorto, o è destinato a farlo presto: ma non sembri che ci siamo montati la testa.
Però adesso basta parole.
Il MI ODI girerà anche quest'anno su tre palchi: il Main Stage, il Rock Hard "Into The Void" stage e il già amatissimo "Messicano" che l'anno scorso ha creato le situazioni più belle. E ovviamente ci saranno i consueti banchetti con dischi, poster, magliette, libri, strumenti e via dicendo. E qualche altra novità ancora in via di definizione.
Forse un po' la testa ce la siam montata.